La giustizia: contenuti, simboli manifestazioni e volti. I SIMBOLI (PARTE SECONDA)


                                                                                         H.Gieng Statua Berna 1543


La giustizia: contenuti, simboli manifestazioni e volti. I SIMBOLI (PARTE SECONDA) 


Pensare la giustizia è esplorare una problematica umana essenziale,[1] vasta quanto il mondo, antica profonda[2] quanto l’uomo e la sua coscienza. 


La giustizia è insita in tutte le riflessioni sull’uomo; e nel suo rapporto con il Divino e sul suo vivere sociale. La Giustizia ha infiniti significati e sfaccettature, uno per ciascun ambito d’investigazione a cui hanno contribuito i simboli e le immagini con le quali è stata rappresentata sin dall’antichità. 

La giustizia  - specie nel suo carattere ideale -  ha necessità di essere identificata agli occhi umani con simboli ed immagini: “per essere visibile ammirata o temuta ha bisogno di essere rappresentata, resa presente con qualcosa che, colpendo i sensi genera idee.”[3] 


I simboli sono evocativi ed immaginifici: danno da pensare e da agire molto. Il simbolo più che argomentare e  descrivere dà suggestioni e significati esperimentati nel tempo ma validi e con prospettive future. Il simbolo attiva immediate emozioni, pensieri e reazioni e  solo in via mediata attiva riflessioni e speculazioni.  E proprio perché attiva in primis  emozioni il simbolo e l’immagine si presta  a interpretazioni soggettive: così i simboli della giustizia sono diversamente visti, interpretati e sperimentati per es. da chi la esercita la giustizia in maniera attiva (si pensi al giudice o all’avvocato) o da chi per es. la subisce nel processo (si pensi all’imputato e distinto da questo alla vittima del reato)... “detto diversamente: a seconda che la si guardi dall’altro del potere che la brandisce o dal basso della debolezza di coloro che la subiscono. Infatti, in generale, i simboli non hanno significato alcuno se non siamo noi a darlo loro. Così facendo, li facciamo nostri e li facciamo vivere. Essi vengono a vivere, dunque la nostra stessa vita e le vite sono tante, così altrettanti sono i significati di questi nostri compagni di viaggio.” [4] 


Ed in particolare a ciascuno il simbolo evoca un’esperienza propria: il significato dato al simbolo è esperienziale ed in ragione della propria esperienza di giustizia. E da sempre l’iconografia ha raffigurato la giustizia con simboli e segni: la Giustizia è raffigurata – per lo più - da una donna con la bilancia, la spada e la benda


E l’approccio, la visione di ciascuno di tali simboli ed immagini è quindi ampia, aperta e – proprio in ragione della posizione e dell’interpretazione esperienziale degli occhi di chi li guarda - ambigua. 

“Anzi proprio l’ambiguità ne alimenta i significati.”[5] 


Infatti ciascuno simbolo della giustizia  si presta ad interpretazioni ambigue se non opposte. E l’immagine della donna è simbolo di virtù ma  anche di corruzione.  La bilancia segno ponderazione ed equililibrio al contempo rappresenta anche il suo opposto: la parzialità e la faziosità. E la spada immagine della forza e della pena per i colpevoli al contempo è anche  segno di violenza, vendetta e brutalità della giustizia. Ed anche  la benda immagine di imparzialità e distacco spesso è interpretata e diviene segno di cecità e casualità…. 


Ma più diffusamente  di ciascun simbolo e della sua duplicità ed ambiguità tratteremo nelle prossime puntate. 


Pasquale avv.Lattari



[1] “Su tre cose si regge il mondo: la giustizia, la verità e la pace. Così la Mishnah (avot I,189), che commenta: le tre cose sono in realtà una sola: la giustizia. Infatti, appoggiandosi la giustizia sulla verità segue la pace.” G. Zagrebelsky L’idea di giustizia e l’esperienza di giustizia in C. M. Martini Le Cattedre dei non credenti Milano 2015 pg. 1159.

[2] “ora però facciamo attenzione alle parole perché esse, soprattutto quando sono antiche, racchiudono un messaggio prezioso. Lo riconosceva anche Wittgenstein: “Quanto più una parola è vecchia, tanto più va a fondo”” V Mancuso Il coraggio e la paura Milano 2020 pg. 15.

[3] G Zagrebelsky La giustizia come professione Torino 2021 pg 57

[4] G Zagrebelsky La giustizia come professione Torino 2021 pg 59

[5] G Zagrebelsky La giustizia come professione Torino 2021 pg 71