UN’ESPERIENZA DI GIUSTIZIA RIPARATIVA SOCIALE e di COMUNITA’

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UN’ESPERIENZA DI GIUSTIZIA RIPARATIVA SOCIALE e di COMUNITA’ 

Il giorno 18 giugno 2021 ad Aprilia (LT) presso la  sala del Consiliare del Comune  verrà sottoscritto il protocollo per la realizzazione del progetto: (0) 


“UN’ESPERIENZA DI GIUSTIZIA RIPARATIVA SOCIALE e di COMUNITA’”

Proponente è 

Il Consultorio familiare “Crescere Insieme” della Diocesi  di Latina-Terracina-Sezze Priverno – gestito dall’Associazione per la famiglia ONLUS – che pratica da anni[1] percorsi di GIUSTIZIA RIPARATIVA in collaborazione con l’Ufficio Locale Esecuzione Penale Esterna di Roma e di Latina e con l’Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Roma sede distaccata  di Latina articolazioni del  Ministero della Giustizia – Dipartimento giustizia Minorile e di comunità   

 

in collaborazione con 

- Ministero della Giustizia Dipartimento giustizia Minorile e di Comunità 

nelle articolazioni locali dell' Ufficio Locale di Esecuzione penale Esterno di Roma e Latina (ULEPE) e dell'Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Roma sede distaccata di Latina (USSM)


con la partecipazione 

Comune di Aprilia,  Ministero della Giustizia Centro per la giustizia minorile, e ULEPE Latina, Parrocchia S.Spirito di Aprilia,   il Consultorio familiare Diocesano di Aprilia  Centro Famiglia e Vita, il Comitato di quartiere Toscanini Aprilia, l’istituto d’Istruzione Superiore Rosselli  di Aprilia ed diversi docenti dello stesso.


Articolato è stato l'iter ma il punto di arrivo costituito dalla sottoscrizione del protocollo - di partenza per le attività concrete!! - ha come punto fondante la condivisione della cultura e della filosofia della giustizia riparativa quale strumento duttile applicabile ed efficace ai conflitti sociali - presenti o che possono generarsi - all’interno di una comunità riguardanti  ambiti territoriali o situazioni ambientali che rendono difficili le relazioni personali o sociali della persona.


La giustizia riparativa nelle sue finalità migliori applicata all’ambito sociale valorizza la responsabilità dei soggetti coinvolti, la generazione di partecipazione diretta, libera e volontaria delle persone  e la ricomposizione  e riparazione del conflitto e delle relazioni sociali e genera così il senso di sicurezza collettivo. 

Sono state individuate delle  CONFLITTUALITA’ sociali e di comunità  concrete individuate nel territorio del Comune di Aprilia:  

-conflitto sociale e di comunità  “strutturale”:  gli spazi pubblici di una parte del territorio comunale non sono vissuti e fruiti adeguatamente e la socialità e la relazionalità sociale sono insufficienti, anzi disfuzionali, e fonte di disagio sociale

- conflitto sociale e di comunità  “relazionale”: inadeguata comunicazione e dialogo,  insufficiente coordinamento tra persone, associazioni ed istituzioni – tutti a vario titolo impegnati  in molteplici e plurimi interventi per il quartiere – e le persone del quartiere.

 

E' dato evidenziare  la concretezza del progetto per una specifica situazione di conflittualità sociale e di comunità (nel comune di Aprilia) e  la partecipazione diretta di persone sottoposte a procedimenti penali e in carico ai Servizi  sociali del Dipartimento Giustizia  Minorile di Comunità, ULEPE E USSM,    ed impegnate  in lavori di pubblica utilità o in attività socialmente utili.


Per affrontare tali conflittualità tutte le parti sociali - pubbliche, privato sociale e cittadini -  sono in gioco in ragione della precipua funzione. 


Il progetto originale e peculiare  - da notare che ad evidenziare  e valorizzare ciò interviene la stessa Dirigente del Centro per la Giustizia minorile del Ministero della Giustizia d.ssa Trisi - prevede tra l'altro: 

 

- la costituzione di  un tavolo riparativo  – con incontri periodi – per attivare idonea comunicazione, confronto, dialogo, monitoraggio tra le parti interessate ad intervenire nella conflittualità sociale con  verifica andamento, adeguamento e  controllo del progetto e, soprattutto,   per tutte le iniziative ulteriori,  che tale progetto intende attivare come metodo di comunicazione confronto e coinvolgimento   per il quartiere interessato

- il centro del  quartiere ed il parco in particolare verrà curato  dalle persone  in messa alla prova o sottoposte a misure penali di comunità    – che ivi svolgeranno i lavori di pubblica utilità o socialmente utili ed in carico all’USSM e/o ULEPE  

nella casetta al centro del parco e del quartiere si svolgeranno incontri di mediazione penale  ed incontri pubblici (convegni iniziative sensilizzazione) 

- tutte le parti avvieranno iniziative di sensibilizzazione e diffusione della cultura della giustizia riparativa e gestione dei conflitti ed attivano la divulgazione e promozione del progetto 

- la scuola coinvolta si attiverà affinché a) si organizzino attività di sensibilizzazione alla  giustizia riparativa e gestione dei conflitti intrascolastici (bullismo e cyberbullismo etc..) ad opera dell’Ufficio di mediazione; b) si coinvolgano i referenti delle aree strumentali (bullismo e cyberbullismo, legalità etc.) per la diffusione progetto b) si scelgano i luoghi e le attività del progetto per le  attività extracurriculare dei ragazzi nei luoghi in questione e per le attività socialmente utili da prevedere  nelle sanzioni disciplinari per gli studenti destinatari delle stese;  d) si sensibilizzino i ragazzi a partecipare ad attività di volontariato e di presenza sui luoghi a disposizione per attività varie ed eleggano le stesse in tali luoghi; in particolare e nello specifico curano le attività e la promozione del volontaria nei progetti destinati ai propri studenti. 

- la sensibilizzazione e l'estensione  del progetto all’adesione e partecipazione di altre associazioni, enti, istituzioni.


Va evidenziato che il progetto non comporta alcun impegno di spesa per i sottoscrittori (si impegnano a presentare progetti e/o a partecipare a bandi per il finanziamento delle attività riparative del presente progetto  e/o a destinare risorse per la sua attuazione e/o implementazione) e soprattutto è aperto all'adesione e partecipazione di enti e persone che intendono impegnarvisi.


Il progetto intende continuare l'attività di "semina" della GIUSTIZIA RIPARATIVA che ha necessità essere conosciuta e divulgata affinché possano apprezzarsi sempre più i suoi frutti ed i suoi benefici.


Pasquale Lattari



[1] - dal 2006 è sede dell’ufficio "In mediazione..di conciliazione e riparazione in ambito minorile della Provincia di Latina" istituito con protocollo di intesa con il Ministero della Giustizia - Dipartimento giustizia Minorile CGM di Roma, Provincia di Latina e Comune di Latina del 2006. Da tale anno effettua la mediazione penale minorile - primo nel Lazio -  per tutti i casi inviati dal Tribunale per i Minorenni, in collaborazione con l’USSM sede Latina, della provincia di Latina

-  dal 2017 è sede dell’ “Ufficio di mediazione penale e giustizia riparativa di Latina” per adulti ex lege 67 del 2014 istituito con un protocollo d’intesa con il Tribunale di Latina e l’UEPE di Latina  Ministero della Giustizia.  Nel 2018, 2019 e 2020  si è resa affidataria per tre annualità consecutive – dal 2019 al 2021 -  progetto “percorsi di mediazione penale” del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità del  Ministero Giustizia ed effettua la mediazione penale prevista nel procedimento di messa alla prova ex lege 67/2014  per gli invii ricevuti dall’UEPE di Latina

- gestisce  il “Centro di giustizia riparativa e mediazione penale minorile della Regione Lazio” che effettua la mediazione penale per tutti i casi del Tribunale per i Minorenni di Roma e riguardante quindi l’intero territorio regionale.  L’esperienza pluriennale acquisita nella giustizia riparativa ha consentito all’Associazione per la famiglia Onlus di essere  capofila – di un ATS  (associazione temporanea di scopo) - di cui fanno parte anche in medias res, ismes e istituto don calabria - che si è resa assegnataria e gestirà  il servizio.  L’attività e la specificità nella giustizia riparativa si è orientata anche in altri ambiti di conflittualità (familiare, scolastico, sociale)