Il Seminatore (Van Gogh 1888)
UN’ESPERIENZA DI GIUSTIZIA RIPARATIVA SOCIALE e di COMUNITA’
Il giorno 18 giugno 2021 ad Aprilia (LT) presso la sala del Consiliare del Comune verrà sottoscritto il protocollo per la realizzazione del progetto: (0)
“UN’ESPERIENZA DI GIUSTIZIA RIPARATIVA SOCIALE e di COMUNITA’”
Proponente è
Il Consultorio familiare “Crescere Insieme” della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze Priverno – gestito dall’Associazione per la famiglia ONLUS – che pratica da anni[1] percorsi di GIUSTIZIA RIPARATIVA in collaborazione con l’Ufficio Locale Esecuzione Penale Esterna di Roma e di Latina e con l’Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Roma sede distaccata di Latina articolazioni del Ministero della Giustizia – Dipartimento giustizia Minorile e di comunità
- in collaborazione con
- Ministero della Giustizia Dipartimento giustizia Minorile e di Comunità
nelle articolazioni locali dell' Ufficio Locale di Esecuzione penale Esterno di Roma e Latina (ULEPE) e dell'Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Roma sede distaccata di Latina (USSM)
con la partecipazione
Comune di Aprilia, Ministero della Giustizia Centro per la giustizia minorile, e ULEPE Latina, Parrocchia S.Spirito di Aprilia, il Consultorio familiare Diocesano di Aprilia Centro Famiglia e Vita, il Comitato di quartiere Toscanini Aprilia, l’istituto d’Istruzione Superiore Rosselli di Aprilia ed diversi docenti dello stesso.
Articolato è stato l'iter ma il punto di arrivo costituito dalla sottoscrizione del protocollo - di partenza per le attività concrete!! - ha come punto fondante la condivisione della cultura e della filosofia della giustizia riparativa quale strumento duttile applicabile ed efficace ai conflitti sociali - presenti o che possono generarsi - all’interno di una comunità riguardanti ambiti territoriali o situazioni ambientali che rendono difficili le relazioni personali o sociali della persona.
La giustizia riparativa nelle sue finalità migliori applicata all’ambito sociale valorizza la responsabilità dei soggetti coinvolti, la generazione di partecipazione diretta, libera e volontaria delle persone e la ricomposizione e riparazione del conflitto e delle relazioni sociali e genera così il senso di sicurezza collettivo.
-conflitto sociale e di comunità “strutturale”: gli spazi pubblici di una parte del territorio comunale non sono vissuti e fruiti adeguatamente e la socialità e la relazionalità sociale sono insufficienti, anzi disfuzionali, e fonte di disagio sociale
- conflitto sociale e di comunità “relazionale”: inadeguata comunicazione e dialogo, insufficiente coordinamento tra persone, associazioni ed istituzioni – tutti a vario titolo impegnati in molteplici e plurimi interventi per il quartiere – e le persone del quartiere.
E' dato evidenziare
Per affrontare tali conflittualità tutte le parti sociali - pubbliche, privato sociale e cittadini - sono in gioco in ragione della precipua funzione.
Il progetto originale e peculiare - da notare che ad evidenziare e valorizzare ciò interviene la stessa Dirigente del Centro per la Giustizia minorile del Ministero della Giustizia d.ssa Trisi - prevede tra l'altro:
- la costituzione di un tavolo riparativo – con incontri periodi – per attivare idonea comunicazione, confronto, dialogo, monitoraggio tra le parti interessate ad intervenire nella conflittualità sociale con verifica andamento, adeguamento e controllo del progetto e, soprattutto, per tutte le iniziative ulteriori, che tale progetto intende attivare come metodo di comunicazione confronto e coinvolgimento per il quartiere interessato
- il centro del quartiere ed il parco in particolare verrà curato dalle persone in messa alla prova o sottoposte a misure penali di comunità – che ivi svolgeranno i lavori di pubblica utilità o socialmente utili ed in carico all’USSM e/o ULEPE
- nella casetta al centro del parco e del quartiere si svolgeranno incontri di mediazione penale ed incontri pubblici (convegni iniziative sensilizzazione)
- tutte le parti avvieranno iniziative di sensibilizzazione e diffusione della cultura della giustizia riparativa e gestione dei conflitti ed attivano la divulgazione e promozione del progetto
- la scuola coinvolta si attiverà affinché a) si organizzino attività di sensibilizzazione alla giustizia riparativa e gestione dei conflitti intrascolastici (bullismo e cyberbullismo etc..) ad opera dell’Ufficio di mediazione; b) si coinvolgano i referenti delle aree strumentali (bullismo e cyberbullismo, legalità etc.) per la diffusione progetto b) si scelgano i luoghi e le attività del progetto per le attività extracurriculare dei ragazzi nei luoghi in questione e per le attività socialmente utili da prevedere nelle sanzioni disciplinari per gli studenti destinatari delle stese; d) si sensibilizzino i ragazzi a partecipare ad attività di volontariato e di presenza sui luoghi a disposizione per attività varie ed eleggano le stesse in tali luoghi; in particolare e nello specifico curano le attività e la promozione del volontaria nei progetti destinati ai propri studenti.
- la sensibilizzazione e l'estensione del progetto all’adesione e partecipazione di altre associazioni, enti, istituzioni.
Va evidenziato che il progetto non comporta alcun impegno di spesa per i sottoscrittori (si impegnano a presentare progetti e/o a partecipare a bandi per il finanziamento delle attività riparative del presente progetto e/o a destinare risorse per la sua attuazione e/o implementazione) e soprattutto è aperto all'adesione e partecipazione di enti e persone che intendono impegnarvisi.
Il progetto intende continuare l'attività di "semina" della GIUSTIZIA RIPARATIVA che ha necessità essere conosciuta e divulgata affinché possano apprezzarsi sempre più i suoi frutti ed i suoi benefici.
Pasquale Lattari
[1] - dal 2006 è sede dell’ufficio "In mediazione..di conciliazione e riparazione in ambito minorile della Provincia di Latina" istituito con protocollo di intesa con il Ministero della Giustizia - Dipartimento giustizia Minorile CGM di Roma, Provincia di Latina e Comune di Latina del 2006. Da tale anno effettua la mediazione penale minorile - primo nel Lazio - per tutti i casi inviati dal Tribunale per i Minorenni, in collaborazione con l’USSM sede Latina, della provincia di Latina
- dal 2017 è sede dell’ “Ufficio di mediazione penale e giustizia riparativa di Latina” per adulti ex lege 67 del 2014 istituito con un protocollo d’intesa con il Tribunale di Latina e l’UEPE di Latina Ministero della Giustizia. Nel 2018, 2019 e 2020 si è resa affidataria per tre annualità consecutive – dal 2019 al 2021 - progetto “percorsi di mediazione penale” del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero Giustizia ed effettua la mediazione penale prevista nel procedimento di messa alla prova ex lege 67/2014 per gli invii ricevuti dall’UEPE di Latina
- gestisce il “Centro di giustizia riparativa e mediazione penale minorile della Regione Lazio” che effettua la mediazione penale per tutti i casi del Tribunale per i Minorenni di Roma e riguardante quindi l’intero territorio regionale. L’esperienza pluriennale acquisita nella giustizia riparativa ha consentito all’Associazione per la famiglia Onlus di essere capofila – di un ATS (associazione temporanea di scopo) - di cui fanno parte anche in medias res, ismes e istituto don calabria - che si è resa assegnataria e gestirà il servizio. L’attività e la specificità nella giustizia riparativa si è orientata anche in altri ambiti di conflittualità (familiare, scolastico, sociale)